BIOGRAFIA
Cinzia Rota, Poetessa e scrittrice milanese, muove i suoi primi passi artistici in giovane età con la produzione di poesie e racconti, nonché di studi grafici dell’elaborazione dell’immagine. Collabora con emittenti radiofoniche e laboratori teatrali, come autrice, intrattenitrice, attrice e voice over, specializzata in declamazioni poetiche, video-maker e book-trailer.
La sua poetica è connotata prevalentemente da un’attitudine a raccontare in forma ermetica, sia di vicende personali, sia dell’onirico e del trascendente. Profondamente immersa nel contatto intimo con l’inconscio, riesce ad esprimere talvolta con pungente ironia il rapporto che lega l’essere umano alla realtà, mettendo in evidenza gli aspetti umani ma anche quelli più profondi e grotteschi. Spesso ricerca nuove vie di comunicazione, crescita ed espansione, offrendo la commistione di liriche, racconti, pensieri ed aforismi inclusi in un concept crossover unico.
Ha pubblicato nel gennaio 2023 la silloge “L’Emersione”. Nel dicembre 2024 “Strega Di.Amante”. Ha realizzato un’altra silloge nel 2023, “Il pensiero secondo” che ancora non ha visto pubblicazione per volere dell’autrice, che ne sta curando l’immagine, oltre ad aver partecipato a diverse antologie.
È stata recentemente insignita di prestigiosi riconoscimenti in manifestazioni letterarie, a livello Nazionale e Internazionale:
Premio alla Carriera 2023 – Universum Accademy Swizzerland;
Nomina di Accademico Onorario – Universum Accademy Swizzerland;
Seconda classificata nel Premio “Litterae Florentinae” Sezione poetica Lingua straniera inedita;
Seconda classificata nel Premio Legalità “Kiwanis International”, Castellammare di Stabia, Festival Mondiale di Poesia;
Premio Speciale “Club Kiwanis International” Festival Mondiale di Letteratura;
Menzione di merito al Concorso Nazionale “Il giorno dell’Azalea”
Menzione di merito Concorso Nazionale “Poiesis”;
Premio speciale al Concorso Internazionale “Premio Pino Daniele” edizione 2023 – 2024;
Diploma d’onore al “PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE 2024” - “L’AZALEA”; sezione RACCONTI.
“PREMIO SELEZIONE” - 64° edizione 2024 del Premio Letterario Marina Di Massa “SAN DOMENICHINO” - sezione OPERA TEATRALE.
- “FRAMMENTI”
Siamo frammenti disordinati
Innumerevoli tessere da rimettere a posto
Come un gradino rotto, un rubinetto che perde
La porta che cigola sul confine del mondo…
Nessuno fornisce la chiave del senso,
Nemmeno la troviamo in qualche tasca dimenticata
Entriamo nello stato del “qualcosa non ha funzionato,
Ci dev’esser stato un errore in fase di progettazione.”
La ricerca della soluzione chiede coraggio
Non sappiamo camminare nel caos
Col rischio di cadere affrontiamo passo passo l’ignoto:
- È un circolo vizioso! – disse l’uomo
- Accetta la tua vulnerabilità… – rispose la Grande Madre
- E se non volessi? Io sto bene così.
- Non puoi controllare tutto ciò che accade.
- L’incognito invece è sempre un rischio.
- Solo conoscendoti nei limiti troverai le tue risorse.
Non è un orizzonte lontano ma l’oceano che ti circonda…
- Ognuno ha paura di buttarsi senza sapere cosa lo aspetti.
- Non abbassare gli occhi, guarda le sue profondità!
I mondi sconosciuti sono colmi di meraviglie.
- Ci sono anche le insidie.
- Certo. Ma è solo abbracciando l’ignoto che si trova la chiave del caos,
conoscendo il vero valore della tua forza.
- “CARAMELLE”
Non so che volessi, forse nemmen chi fossi…
Ed or non credo averlo mai saputo …
Solo l’immagine che hai voluto, ho veduto.
Eri uso far così, in fondo, non è colpa tua…
Ammetto l’esser stata dura, nel reagir d’istinto
a difesa di quel sogno raccontato
che avvertivo inesorabilmente naufragato
insieme a quelle mani, e’l mio cuor inerme
rimasto preso nei tuoi pugni stretti.
Te lo sei portato via,
e con esso, il mio sorriso appeso agli occhi.
Non offrivo caramelle solo per giocare,
ma gocce d’anima, preziosissime d’amare.
Cosa diavolo ne hai fatto di quell’uomo?
Era venuto per me, ricordi?
Profumava di fragranti biscotti e balsamo di miele,
con una vita vera da respirar e mordere, insieme…
3 – “GENERAZIONE – RIGENERAZIONE”
Guardai le mie braccia mutare…
La pelle in trasparenza
illuminava qualche traccia di squame,
una bianca piuma audace si fermò
sul palmo della mano,
i miei piedi si restrinsero, ancorandosi a terra
come lucenti artigli neri, più scuri della notte.
L’anziano seduto fuori dalla chiesa di pietra disse:
- Oh… sei la figlia del drago-serpente!
- Sto mutando?
con sorriso di pace rispose:
- Sarai drago, evoluzione sacra del serpente,
nella comunione fra terra e cielo
- Perché?
- Il serpente appartiene alla terra, il drago varca’l cielo
il potere dell’acqua è in te, l’origine della vita è in te
la vitale energia rigenerata attraverso materia e spirito
si sta materializzando e tu sei la prescelta,
la perfetta complementarietà.
- Chi lo ha deciso?
- La Dea antica, la madre del mondo.
Tutto proviene da Lei
il potere dell’acqua dona la vita e l’energia vitale si rigenera.
Attraverso di te, i suoi simboli rimarranno immutati per sempre.
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