Jane Austen, la scrittrice sognatrice che ha fatto e fa sognare le donne del mondo. A cura di Meryl Andews.
Nata il 16 dicembre 1775 a Steventon . Nel panorama letterario mondiale è una figura di spicco per quanto riguarda la narrativa neoclassica, conosciuta e amata in tutto il mondo.
Il padre, un pastore anglicano, George Austen e la madre Cassandra Leigh.
Jane era la penultima di otto figli di cui sei maschi e due femmine, legatissima alla sorella Elizabeth che come la nostra autrice, non si sposò. Fu sempre legatissima alla sorella con la quale ebbe, per un lunghissimo periodo, una ricca corrispondenza, purtroppo la maggior parte di queste lettere sono perdute.
Come era uso, in quell’epoca, Jane visse il primo anno di vita con una balia.
La sua crescita letteraria la si deve al padre che, le insegnò il francese, l’italiano e l’amore verso i libri, avevano in casa, infatti, una ricca collezione di libri.
Ad approfondire i suoi studi, fu il viaggio a Oxford e a Southampton, seguita, insieme alla sorella, da Mrs.Ann Cawlev, successivamente frequentarono la Abbey School di Reading.
Scrisse le JUVENILIA, tre raccolte dai toni umoristici e gotici che racchiudevano racconti, poesie, parodie, scritte per divertire e intrattenere la stretta cerchia di amici, i brani infatti sono dedicati a loro ed a conoscenti, e parenti. Ma la raccolta aveva anche delle bozze di romanzi. Tra questi, Edgar ed Emma. Tra i più famosi della raccolta, Amore e Amicizia, un racconto romantico scritto in una parodia in forma epistolare. Protagoniste: Laura, Isabel e Marianne, le quali, attraverso la loro fitta corrispondenza, descrivono le proprie emozioni amorose, usando toni forti e in un certo senso, indecorosi per l’epoca. Toni che, più tardi, in Ragione e sentimento, ritroviamo, in modo anche più approfondito, nella descrizione del personaggio Marianne Dashwood.
Nel 1800 tutta la famiglia lascia Steventon e si trasferisce a Bath dove Jane iniziò a scrivere I WATSON( rimasto incompleto). Cinque anni più tardi, il padre morì. Nel 1806, Jane insieme alla madre ed alla sorella, in precarie condizioni economiche, si trasferirono a Southampton, dal fratello Frank e due anni più tardi si trasferirono in un cottage di proprietà del fratello Edward che mise a loro disposizione, a Chawton che era un piccolo villaggio dell’Hampshire, poco distante dal loro luogo di origine.
Nel gennaio del 1813, pubblicato dall’editore Egerton, esce ORGOGLIO E PREGIUDIZIO fu un successo immediato, nello stesso anno ne fu stampata una seconda edizione. Nel 1814 MANSFIELD PARK, tutte le copie furono vendute in 6 mesi. Nel 1814 iniziò la stesura di EMMA che completò l’anno successivo e pubblicato da John Murray, famoso editore di Londra. Nel 1916, Jane si ammalò gravemente e la sorella la portò a Winchester con la speranza di trovare una cura, ma morì in quella stessa città e sepolta nella Cattedrale. Non si è mai saputo con precisione di quale male morì, alcune ipotesi della malattia di ADDISON.
Emma, fu l’ultimo romanzo di Jane Austen pubblicato in vita. Nel 1817, Jane muore, e PERSUASIONE e L’ABBAZIA DI NORTHANGER, furono pubblicati lo stesso anno successivo alla sua morte. Durante la malattia continuò a scrivere iniziando la stesura di SANDITON, una satira sul progresso e sulle sue conseguenze, rimasto incompiuto. Nel suo testamento, lasciò i suoi averi alla sorella e 50 sterline al fratello. Nel dicembre del 1795 Jane Austen conobbe Thomas Langlois Lefroy, il nipote di alcuni vicini di Steventon, per il quale iniziò a provare un profondo sentimento ma, la famiglia Lefroy ritenne che la figlia del reverendo Austen fosse socialmente ed economicamente inadeguata per il giovane Tom, fu così allontanato da Steventon. Storia d’amore che non ha quindi, avuto una fioritura completa, un semplice germoglio che sbocciato è stato reciso inevitabilmente.
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“PRIME IMPRESSIONI” questo il primo titolo di quello che noi conosciamo come ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, Jane non cambiò solo il titolo ma ne modificò lo stile, eliminando lo stile epistolare, iniziato tra il 1795 e il 1799 ciò dopo essere stato proposto ad un editore ma con esito negativo, a proporlo era stato proprio il padre di Jane, entusiasta e colpito dalle doti letterarie della giovane figlia. Seguirono le prime bozze di ELEONOR E MARIANNE, questo il primo titolo di RAGIONE E SENTIMENTO. Terminati all’età di 21 anni. Ma nel 1794 -1795, lavorò anche a “LADY SUSAN”, un breve romanzo epistolare che, viene considerato come l’avvio o una prova che la porta verso le sue opere più importanti. Anche questo pubblicato dopo la sua morte. Terninata la stesura dei suddetti romanzi, si dedicò ad un nuovo romanzo che intitolò in un primo momento “SUSAN” ma successivamente fu intitolato “L’ABBAZIA DI NORTHANGER”.
Il romanzo nel 1803 fu venduto per 10 sterline da Henry Austen all’editore Benjamin Crosby, il romanzo non venne pubblicato fino a quando la famiglia Asten non ne riacquistò i diritti.
I suoi romanzi furono pubblicati anonimamente, semplicemente con indicazioni quali "by a Lady" o "by the author of Sense and Sensibility". Nonostante in alcuni circoli aristocratici il nome dell'autrice fosse noto, solo con la pubblicazione postuma de L'Abbazia di Northanger e Persuasione il fratello Henry rivelò il nome dell'autrice al pubblico.
In vita Jane non lasciò mai la sua famiglia e morì nubile come la sorella; dopo la sua morte, la sorella Cassandra, e in seguito i fratelli e i loro discendenti, distrussero gran parte delle lettere e delle carte private che le erano appartenute. Il nipote J. E. Austen-Leigh ne scrisse una biografia, A memoir of Jane Austen, pubblicata nel 1869; in essa la Austen viene presentata come una signorina esemplare, presa dalla vita domestica e dedita solo incidentalmente alla letteratura.
Jane, nei suoi lavori letterari, non ha mai trattato o menzionato gli avvenimenti bellici, pur vivendo nel periodo delle guerre napoleoniche. Le milizie di passaggio sono sullo sfondo degli eventi a lei più cari: le cerchie ristrette della provincia, le storie d'amore e la vita quotidiana.
Con ironia e arguzia illustra i personaggi che popolano la campagna inglese e che influenzano il sogno di felicità matrimoniale delle sue eroine. La Austen fu una delle primissime scrittrici a dedicare il suo lavoro, quasi completamente all’universo femminile, toccando tematiche e problematiche sociali che, per l’epoca, possiamo definire coraggiose.
L'ironia è parte del suo carattere, in diversi suoi scritti, la Austen non risparmia neppure persone e personaggi a lei cari, anzi, sono proprio loro ad essere presi di mira, ed ecco che in poche righe, presenta e mostra, in modo quasi visivo, fotografico, il carattere, i modi, le caratteristiche di amici, parenti, e conoscenti. Ma, per quanto riguarda lo stile letterario della nostra autrice, è necessario dire che è uno stile diretto, chiaro e incisivo, lo possiamo ben notare nei dialoghi tra i suoi personaggi, in modo particolare, in Orgoglio e pregiudizio, i dialoghi tra Mr Darcy ed Elizabeth sono veloci, brevi , quasi puntati e sottolineati. Uno stile che riesce a coinvolgere il lettore, facendolo sentire parte della storia. I personaggi sono loro a parlare in modo diretto, l'autrice rimane in un angolo e ascolta, guarda, segue, i personaggi che ha creato, a cui ha dato vita, ed ecco che questi, crescono, vivono, apparentemente, in un mondo parallelo ma, allo stesso tempo, inserito, in quello reale dell'autrice..
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