Saturno Magazine, Articolo: EMANUELE GAMBA

EMANUELE GAMBA



Oggi portiamo ai lettori l'intervista al poeta emergente Emanuele Gamba, autore del libro "Di Te Ne Resterà Ancora - Storia di un poeta che divenne drago", raccolta di poesie fantasy, pubblicato da PAV EDIZIONI.




Angela. K: Salve Emanuele! Parlaci ai lettori come ha iniziato a scrivere?


Emanuele G. Non c'è molto da dire su di me, niente di eclatante, almeno. I miei genitori mi dicono che ho sempre avuto una fervida immaginazione, forse anche troppa, motivo per il quale mi distraevo con estrema facilità e attualmente la situazione non è cambiata così tanto. All'asilo leggevo libri su draghi e dinosauri con tanto di immagini colorate e mastodontiche, crescendo ho iniziato a esplorare il mondo dei libri con l'aiuto delle mie maestre e di una zia insegnante con la passione per la lettura. Come mi sono avvicinato alla scrittura? Verso i primi anni delle superiori ho deciso di mettere nero su bianco alcuni miei viaggi mentali, li vedevo come l'unico rifugio dalla realtà di quel periodo, rappresentata dai miei compagni di classe che mi giudicavano "diverso" e "sfigato" solo perché me ne stavo per i fatti miei, non indossavo abiti firmati e non parlavo di soldi dalla mattina alla sera. Smisi di scrivere poco dopo e ripresi a farlo nel 2021, quando decisi di dare vita al libro che ho fatto pubblicare da poco.


Angela. K: Descriva la sua giornata creativa, fa molte ricerche per portarea termine un sua poesia?


Emanuele. G: Semplicemente leggo, scrivo e traggo ispirazione dai momenti della giornata che vivo. Un banale aperitivo con gli amici o una passeggiata in solitudine possono generare in me ispirazioni per modellare il mio stile di scrittura. Altre volte invece ho un vuoto totale per giorni interi.


Angela. K: Ha una formazione in letteratura? Quali autori le piaceva leggere da bambino?


Emanuele. G: A parte il diploma di scuola secondaria e una qualifica di cuoco che non ho voluto far maturare, non ho formazioni particolari, specialmente in ambito della letteratura. Difficile dire quali fossero i miei autori preferiti da bambino perché all'epoca facevo la semplice e infantile distinzione tra libri che mi piacevano e libri che non mi piacevano, senza farmi un'idea dello stile dell'autore. Però posso dire che i primi libri che ho letto erano quelli di Roald Dahl, quelli di Geronimo Stilton, Ventimila leghe sotto i mari e Le nove vite del gatto Menelao.


Angela. K: Come si sviluppa le sua scrittura? 


Emanuele G: Nasce da un miscuglio di sentimenti nei confronti di un'amica a me molto cara. Attorno a quei sentimenti ho voluto costruirci la parola ma non mi bastava, dovevo articolarla in un testo dai toni elevati e che potesse renderle onore ma senza tralasciare al contempo quella vena surreale fatta di draghi e magia che mi ha sempre accompagnato. Così ho deciso di scrivere delle poesie proiettate in un contesto fantasy.

Angela. K: Com'è riuscito a conciliare la scrittura con altre esigenze di tempo? 


Emanuele. G: Di notte. Quel momento che va dal tramonto all'alba per me è magico, il migliore per dedicarsi alla scrittura. È vero che si dovrebbe dormire almeno 8 - 9 ore per stare in salute ma io ho deciso di sacrificarne 4 - 5 ore per il mio libro. Di giorno, con la frenesia della luce e dei movimenti diurni, non riesco a trovare la concentrazione necessaria, neanche nei miei giorni liberi. Solo di notte sono riuscito a scrivere.


Angela. K: Quali sono i suoi poeti preferiti?


Emanuele. G: Difficile rispondere a questa domanda perché ogni poeta ha una sua penna distintiva e poi, pur conoscendone di poeti, devo ancora ampliare il mio bagaglio culturale in quest'ambito, ma se devo citare qualcuno che per primo ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore allora potrei dire: Baudelaire, Alda Merini e Isabella Morra. In misura di poco inferiore, Giuseppe Ungaretti e Gabriele D'annunzio.

Angela. K: Parlaci di alcuni dei romanzi che ha letto di recente che le sono piaciuti molto e che tipo di libri non ti piace leggere?

Emanuele. G: Ne sto leggendo tanti e fra questi ho apprezzato "La Benandante" di Sara Cremini, un dark fantasy di stampo folkloristico ambientato nel bresciano, "La Saga Della Fenice" di Alessio Signoriello e "Il Signore Degli Anelli" che è il mio libro (e film) preferito! Non provo interesse per i libri che trattano di politica, economia, oppure quelli di attualità scritti da politici, giornalisti, opinionisti o influencer. Non mi troverete mai con in mano un libro di Bruno Vespa o Marco Travaglio, è più facile che mi metta a leggere la bibbia.

Angela. K: Qual è stato il suo percorso editoriale iniziale?

Emanuele. G: Non prevedevo di pubblicare le mie poesie. All'inizio ne caricavo qualcuna a disposizione gratuita su Wattpad ma è stato poi durante il Salone del libro di Torino del 2023 che ho parlato con Aurora della PAV edizioni, casa editrice che già conoscevo, che mi ha spronato a continuare a scrivere e provare, successivamente, a inviare a loro il mio libro. Riflettendoci molto mi sono detto "Perché non provarci? Vediamo se lo completerò e se sarà all'altezza delle loro aspettative". Così è stato in quanto ora sono fieramente un autore PAV!


Angela. K: Le è mai capitato che un suo scritto venisse rifiutato?


Emanuele. G: No... perché non ho mai proposto il mio libro a nessun'altra casa editrice, solo alla PAV poiché ero già affezionato al team e avevo recensito in precedenza numerosi libri dei loro autori. È stato un po' come entrare in una sorta di piccola famiglia editoriale.

Angela. K: Quali sono i suoi progetti futuri?


Emanuele. G: Per quel che mi riguarda potrei morire fra un mese e non mi sono mai posto progetti futuri a lungo termine se non quello di cercare di essere felice e, soprattutto, di essere sereno. In molti mi dicono che dovrei continuare a scrivere, non so se lo farò ma un obiettivo ora ce l'ho: far conoscere il mio libro a più persone possibili, in tutta la Liguria e in tutta Italia. Chissà, magari un giorno potrei davvero diventare famoso grazie a questo libro e lo spero vivamente, anche se non è per la fama che l'ho scritto, ma, in primis, per amore.


Angela. K: Grazie per l'intervista Emanuele. Le auguro tanto successo...


Emanuele. G: Grazie a Lei a tutti i lettori che ci seguono...



























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