HASSANE YARTI (Marocco - Spagna)
Hassane Yarti è scrittore marocchino, attualmente residente a Barcellona (Spagna).
Nei versi del poeta Hassane appare il tormento dell'abbandono per la sua patria, il desiderio del ritorno e dell' abbraccio, la personificazione del luogo e dell'amore abbandonato, che possiede il profumo del gelsomino, l'illusione ed il disprezzo, la perdita delle speranze in una terra straniera lontana, dove domina il gelo ed il dolore della nostalgia...
Hassane è Presidente di:
- Associazione Al-Nabras per la Cultura e l'Arte e Fondattore della Rivista Letteraria "Barcelona Literary Magazine"
Hassane è inoltre Membro delle seguenti Associazioni:
- L'Unione degli scrittori arabi
- L'Unione dell'Èlite araba per la Poesia e la Letteratura
Le sue pubblicazioni su Riviste e Quotidiani:
• Al-Kalima (Londra)
• Rivista letteraria Tangeri (Marocco)
• Al-Diwan (Egitto)
• Awraq Thaqafiyya (Marocco)
• Al-Ittihad Al-Ichtiraki (Marocco)
• Risalat Al-Ummah (Marocco)
• Bayan Al-Yawm (Marocco)
• Al-Alam Al-Thaqafi (Marocco)
• Al-Shamal (Marocco)
• Al-Manara (Iraq)
• Al-Ta'akhi (Iraq)
• Al-Rai (Kuwait)
• Tishreen (Siri), ecc...
I suoi libri pubblicati:
"I Cerchi Del Vuoto" edito dalla Casa Editrice Al-Halabi (2024)
• "Kufiyya" edito da Al - Casa Editrice Sarah (2024)
• "Le Prospettive Dello Svuotamento" edito da Al-Isra Publishing and Distribution (2024)
"Racconti Brevi" edito da Ansar for Culture (2013)
• "La Gioventù Creativa" pubblicato con altri scrittori marocchini (2012)
• "Poesie Contro la Crudeltà" - co-autore in un'antologia internazionale pubblicata dall'Università dei Letterati in Marocco (2024)
I suoi lavori nel corso di pubblicazione sono:
• "Sulla Schiena di Griffen" (Roman)
"Non C'è Più Posto" (Prosa)
• "I sogni Siventano Realtà" (co-autore)
• "Yarties" (Poesie)
"La Follia Della Giustizia" (Prosa)
Alcune delle sue opere sono state tradotte in lingua: inglese, spagnolo, francese, italiano e albanese.
IL MIO ESPATRIO
O mio fiore di gelsomino,
O profumo di amore e giovinezza
Ho deciso di andarmene
Dai corridoi del tormento...
Dall'espatrio
Dove i vestiti si lacerano
Sui suoi sentieri.
Da questo dolore nel mio petto
Nell'attesa dell'alba
Dal buio della notte
Coperta dalla nebbia
E dall'acqua di un fiume
Senza voler accettare
L'amarezza dell'umiliazione
Dal gemito di un ragazzo
Ricercando l'abbraccio del ritorno
Da una risata inutile
Che nasconde i segni
Dell'oscurità dell'espatrio.
Dai versi del desiderio
Che con le loro rime
Catturano il gelo del discorso
E dall'insistenza.
Gli orologi vengono scolpiti per sempre
Dalla sofferenza
Dalle speranze svanite
Sui vialetti della speranza e del disprezzo
E dalle macerie ove ci avviciniamo
Per capire la verità:
L'illusione di un miraggio!
Come può aiutarmi il mio tormento
Con i versi da guida e correttezza
Senza sentire il tuo profumo?
O mio fiore di gelsomino!
Perché noi siamo nati
Dal ventre del dolore
E la porta ancora non l'hanno chiusa
Come avrei voluto una forma diversa del tempo
Con te, amica mia del mio percorso
Con la dolcezza, la quiete e gli inni di un poeta
E una scena stupenda.