Saturno Magazine, Articolo: ISMET TAHIRAJ

ISMET TAHIRAJ

ISMET TAHIRAJ
BIOGRAFIA
Ismet TAHIRAJ è nato il 15 MARZO 1956 nell'Alta Klina a Skenderaj. Ha completato le scuole elementari nella sua città natale, la scuola media superiore a Mitrovica, mentre ha completato la facolta per il giornalismo a Belgrado. È un creatore attivo, troverete il suo nome sulla stampa dell'epoca con poesie per bambini e adulti e satire umoristiche fin dai tempi del liceo. Molte creazioni letterarie sono state pubblicate in periodici come "NacionalAlbania"-Tirana, "Kosova e Kek", "Verbi", "Kosova today", "Morning bird", "Red apple", "Bota Sot" "Valë e Words - Mitrovica”, della rivista letteraria “Fatosi” – Tirana. È stretto collaboratore della trasmissione umoristica su Radio Kosovo “Mahi pa Kufij”, Radio Ilirida in Italia, Radio “Zëri arbrit” – Belgio, “Albanian Pen – Tirana”” Drita" "Twilight"-Tirana, "Pelegrini"-Grecia. È il vincitore di numerosi premi letterari in Macedonia (2° posto nella rivista per bambini "Gezimi" 1986), a Mitrovica gli è stato assegnato il posto "Coppa d'argento" al concorso letterario municipale. A Kastriot nel 2010 ha ricevuto il primo premio per la poesia. È inoltre compreso nell'antologia poetica “Flakadani i Lirisë” dedicata a Zahir Pajaziti, “Pena e Lirise” il grande eroe Arif Shala, “Passeggiata degli emigranti-Harilaq”, come molte altre antologie poetiche in tutta la terra albanese. Finora ha pubblicato 15 libri per bambini e adulti.



EROTICA
PUOI DORMIRE

Puoi dormire
sulle mie spalle
fatto di canapa
o felce,
sul mio sangue
rosso, comunque.
Puoi dormire
sulla differenza
di oppressione,
e se si schiudono
germogli  sui miei occhi!


LA MIA FACCIA È ACCADITA

Mi vengono i crampi al viso
quando vedo
le tue ossa sbiancate
tendini del ginocchio setosi
che si rompono come il vetro
non  arrivate ancora
nei sogni delle mie mani.
(-ed è così che dovrebbe essere-
è quello che ho chiesto-).
essere ambra tremolante
turbine selvaggio,
che mi ha soffocato vivo
e che la morte mi rapisce.
per Dio sulla terra
solo per non lasciarmi...

SULLE TUE GINOCCHIA

Sulle tue ginocchia
rompere le ghigliottine,
come le fessure del delta del fango. E ne esce infiammato un dolce ruscello
come scorrono i sudori 
impregnate di fuoco.
quando rompono l'osso della carne
e la luna nasconde le colpe,
di salici ingannatori
(come vipera velenosa).
sul santo e le stelle brillano
e non si spengono mai.
Solo con pazienza va scottato
il respiro intrappolato    
Canapa o felce è il mio braccio...


ERANO UN FIUME DI SERPENTI


Erano un fiume di serpenti
arrossare il lenzuolo di sangue
(le stravaganze come se fossero di colore viola).
Esce divino
L'infiamato coma panna da montare
non (dovrebbe) regnare lo zoppo.
Lasciarsi l'anima
e le forze esauriscono
La resine
ci cosparge la fronte, il viso, il collo...

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