SCRIVIAMO A LUCE DI CANDELA
Saher, scriviamo a luce di candela
Una lacrima si versa seguendo l’altra
Venerdì di nuovo vogliamo sentire
La preghiera di Gerusalemme.
Saher, di notte scriviamo
Sono così confuso, stordito anche
Asciugandosi parlò una lacrima
Mai più scorreranno
I miei pensieri ridicoli diventano
Habre Dawaya Shakili.
Saher, i miei occhi e la fortuna
Ai vecchi tempi nuotano
Zayed, la mia rabbia è la mia pena
Dall’avidita si esaurisce il tempo
Aumenta perciò la mia rabbia
Finirono i giorni della reputazione.
Guardandoci negli occhi
Per la Palestina piangiamo.
Guardate Gaza e Jenin
Fango addosso getta
Una preghiera chiedo al mio Signore
Che venissero rilasciati tutti insieme.
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