LA STORIA CI INSEGNA

“LA STORIA CI INSEGNA…”

 una frase che conosciamo tutti e tutti, benissimo, sappiamo che non è affatto così. Non insegna perché l’uomo, purtroppo ha la memoria corta e le atrocità che una guerra comporta su un popolo, il dolore, la distruzione, non permetterebbero che oggi, nel 2023, in un mondo in cui la civiltà, la democrazia dovrebbe aver raggiunto il massimo del suo significato più pieno, più profondo, assistiamo ad una guerra che, oltretutto, rischia di espandersi anche in altri paesi, coinvolgendo, come sempre accade nelle guerre, i civili. Le guerre non hanno vinti e non hanno vincitori. Gli unici a vincere o a perdere sono i potenti che dall’alto delle loro scrivanie, delle loro poltrone, mentre hanno portato al sicuro le loro famiglie, rimangono a dirigere, da lontano, le armate che hanno, spesso costrette, a uccidere i propri simili, trasformando uomini in animali da macello che combattono senza nemmeno sapere per cosa.

E madri e padri, salutano figli e figlie, sapendo che forse non li rivedranno mai più. Dov’è la giustizia divina, mi viene da chiedere, pur essendo fortemente credente, dov’è finita quella civiltà che dovrebbe distinguere gli uomini dagli animali’ Dov’è quell’umanità che dovrebbe renderci tutti fratelli?

Le guerre costruiscono dolori, costruiscono eroi, costruiscono macerie, ecco ciò che costruisce una guerra. Ma i dolori sono ferite che sanguineranno a vita, non si rimargineranno mai, gli eroi, non sono quelli che vediamo in tv, belli, forti, potenti, coraggiosi. Gli eroi sono quei figli di madri e padri, che poco più che ragazzini, si ritrovano con un fucile in mano e si vedono costretti a difendersi da un loro simile, eroi sono quei genitori che riescono a non piangere per dare coraggio ai figli che vanno in guerra, eroi sono quelle mogli che vedono i loro uomini, salutare, forse per l’ultima volta, i loro bambini, eroi sono gli innamorati che si abbracciano piangendo, promettendosi di rivedersi presto, mentre sanno bene che potrebbe essere l’ultimo abbraccio. Eroi sono quei bambini e bambine che si ritrovano senza genitori in paesi dove non conoscono la lingua e vivono protetti dalle armi ma nessuno potrà mai proteggerli dal dolore, dalla paura, dalla violenza che donne indifese subiscono, distruggendole nel corpo e nell’anima. Eroi sono coloro che riescono a costruire senza voler distruggere. Disumani, mostri, assassini, sono coloro che, comodamente seduti nella sicurezza delle loro fortezze, premono tasti e  con la tranquillità che le loro famiglie sono al sicuro, distruggono le famiglie di un popolo che dovrebbero proteggere.