Saturno Magazine, Articolo: LUMO KOLLESHI

LUMO KOLLESHI

LUMO KOLLESHI - ALBANIA
 
 
Lumo Kolleshi è nato a Mertinj di Përmet - (Albania). Si è laureato in Lingua e Letteratura albanese presso l’Università “Aleksandër Xhuvani” (Elbasan). Dopo la laurea, ha lavorato come insegnante in diversi villaggi del distretto di Përmet. Nel 1987 abbracciò l'iniziativa di scrivere e insegnare al Nord, sicché andò per due anni a Puka. Ritornò a Përmet e continuò ad insegnare al liceo Bënjë, alle scuole Novoselë, Katundishte e Nonda Bulka. Inoltre, è stato Ispettore Della Direzione di Istruzione a Përmet. Dal 2005 fino al 2023 (lanno in cui è andato in pensione), ha lavorato come insegnante di lettere presso il Liceo “Sami Frashëri” (Përmet).
Gli inizi della sua creatività poetica risalgono da quand'era alunno alle scuole medie, ma le prime pubblicazioni iniziarono già al liceo nelle medie rinomate all'epoca: " - Zëri i Rinisë - La Voce della Gioventù", "Drita - Luce", " Nëntori - Novembre", ecc...
Lumo Kolleshi è l'autore di questi libri:
- Mars - Marte (poesia)
- Bufi në siklet - Il gufo in imbarazzo (fabula)
- Lotët e Nastradinit - Le lacrime di Nasradin (fabula)
- Kthim nga vdekja - Ritorno dalla morte (racconti)
- Derdhen vetëtimat - Si versano i fulmini (poesie)
- Dorëheqja e tigrit - La dimissione del tigre (fabula)
- Djersët e poetit - Il sudore del poeta (racconti)
- Nga një autor tek tjetri - Da un autore all'altro (saggi e commenti in due volumi)
- Nata vjen dhe natë s'kam - La notte arriva e la notte non ho (genere rubai)
- Edhe ujk, edhe me zile - Sia lupo sia con la campana (fabula)
- Mbahem te një fije bari - Mi aggrappo ad un filo d'erba" (poesie) pubblicate dalla Casa Editrice "Muzgu" a Tirana e due anni dopo pubblicato e sponsorizzato dal Ministero della Cultura della Macedonia del Nord a Kumanovo.
Le sue ultime due pubblicazioni sono il frutto della collaborazione con la Casa Editrice "Muzgu":
- Në kulmin e diellit e dritë të mos kesh - Al culmine del sole, e luce non avere
- Prapë dukej e bukur - Ancora sembrava bellissima" (racconti)
La creatività di Lumo Kolleshi è varia sia nei generi letterari nonché sul piano tematico, dove il posto principale si concentra dal lirismo sottile, la quotidianità, le verità che arrivano ai limiti dell'assurdità. Quest'ultima è molto prominente nella prosa di questo autore, dove la vera armonia con il surreale, il grottesco e l'assurdo si intrecciano. Il poeta in questione, ha diretto la Lega Degli Scrittori a Përmet.
Ha ricevuto questi premi:
- Vincitore del 2° Premio Nazionale di poesia in occasione del 55° anniversario della Liberazione della Patria
- Vincitore del concorso organizzato dalla Lega degli Scrittori e Degli Artisti d'Albania
- 3° Premio internazionale per le fiabbe ad Atene, dalla Lega degli Scrittori "Zasteron"
- Vincitore del 1° Premio insignito dalla Lega "Pegasi" per il libro di racconti "Ritorno dalla Morte"
- Vincitore del 2° Premio per la satira "Jul Variboba" della Lega Verdeggiante a Salonicco
- Vincitore del Premio "Opere Letterarie" 2014 al Festival Internazionale di Poesia "Drini poetic" (Pristina)
- Vincitore del Premio dei Poeti al Festival Poetico "La Muza Budiane"
- 1° Premio con la poesia "La quercia di Mërtinj" al concorso organizzato dalla Lega degli Scrittori e degli Artisti in Italia (Bresha, 2023)
- Ha ricevuto il diploma per il libro di poesie: "Si versano i fulmini" a Mottola, in Italia.
- Ha ricevuto il diploma per la poesia "Se..." (Mottola)
Dopo essere andato in pensione, vive con la sua famiglia a Milano, senza aver smesso mai di scrivere poesie. A breve, saranno pubblicate due romanzi e un'antologia poetica con la selezione personale del poeta.
Due poesie al posto delle candele per l'anima della Madre
 
 
NOTTE STREMATA CON DEI SOGNI
 
Questa notte si stremò solo di sogni
Il percorso mi fermarono i vivi e i morti
Per un attimo due cuori ebbi
Mi abbracciò e mi parlò solamente mia madre.
Sotto il foulard bianco non fu consumata
Non volevo sorgesse la mattinata
Abbracciato con mia madre rimarrei
Anche se gli occhi come l'erba di rugiada avevo
Volevo che nessun gallo cantasse
Tranne le stelle di luce, luce portarli.
 
 
NEI RICORDI MI BACIA LA MIA PREZIOSA MADRE
 
 
Vai! - mi disse mia madre
Starò meglio...
Non andare! - ordinava dentro me il mio cuore...
Rimarrai indietro con i studi, figliolo...
Le ultime parole avevano la più grande sete
E le sue labbra ardevano,
In misteriosi abissi, cascavano i pensieri
Le ginocchia non mi obbedivano e i passi
pietra divennero
Di nuovo al capezzale tornai
Cinque chicchi d'uva sulle labbra gli spremei,
Baciai l'ultima lacrima, quella lacrima di perla
E in viaggio, senza viaggio partii
E con una speranza stracciata partii...
Ora, tutte le stagioni, senza di te,
Solamente estate incenerita diventano,
Solamente foglie che sugli occhi mi cascano
Secchi trovo l'uva sul recinto
Eh, le querce, ora non hanno chi abbracciare
Arrivi e mi baci nel morbido sogno
Ti allontani alla soglia dell'alba,
prima che le stelle se ne vanno.
 
 
 

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